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Saggio Biennio Propedeutico | 2 anno
17 ottobre 2020 @ 20:30 - 22:30
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SALLINGER è un testo che Bernard-Marie Koltès ha scritto nel 1977, ispirandosi a “Il giovane Holden” (“ The Catcher in the Rye”) di J.D. Salinger, appunto.
È ambientato a New York, e gli anni sono quelli tra le guerre che gli U.S.A. hanno combattuto contro la Corea del Nord e il Vietnam.
La morte del Rosso è il fatto che dà il via alla nostra storia.
Il Rosso lascia una moglie e una famiglia a piangerlo.
Koltès usa un linguaggio a tratti astratto, passa dal reale all’onirico, non c’è una vera e propria narrazione.
I personaggi affrontano il lutto in maniera diversa, facendo fatica a esternare i propri reali sentimenti e a mettere in ordine i pensieri, ciascuno trovando il proprio modo per adattarsi.
La chiamata alla Guerra incombe, come richiamo inesorabile alle responsabilità che i cittadini hanno verso la società.
Ho scelto SALLINGER per questi giovani aspiranti attori, perché lo trovo un testo molto poetico, di forte critica contro le convenzioni sociali dettate dal sistema capitalistico, pieno di importanti riflessioni sulla vita, sulle relazioni, sul confronto
generazionale, sulle aspirazioni e le delusioni, su come riuscire a reggere tutto questo frastuono, a vincere la voglia e la necessità di fuga da questo mondo artificiale che ci siamo costruiti.
Saremmo dovuti andare in scena a fine giugno e il Covid19 e il Lock-Down non ce l’hanno permesso.
Abbiamo usato questa attesa per interrogarci ulteriormente su questo tempo sospeso e sulla tragicità del periodo che il nostro intero pianeta sta vivendo.
I ragazzi, prima di potersi di nuovo incontrare di persona, hanno letto più volte il testo e cercato materiale che fosse di stimolo a un approfondimento creativo sulle tematiche che saremmo andati ad affrontare. Sono stati molto generosi, e la voglia
di tornare a recitare insieme non faceva che alimentare il desiderio e la curiosità.
Ci siamo interrogati sull’importanza del fare Teatro oggi, sulle domande che deve porre, su cosa significa confrontarsi col proprio dolore e sublimarlo nell’Arte.
Vogliamo usare la possibilità di andare in scena per rivendicare i nostri desideri e il nostro ruolo politico nella società.
Vogliamo tentare di raccontare, attraverso questo spettacolo, il malessere di questa generazione disillusa, collocata in un tempo incerto e faticoso.
Vogliamo farlo in modo propositivo e costruttivo, ma ponendo un ALLARME.
Carlotta Viscovo
C’è sicuramente un telefono che suona da qualche parte in questo momento, ma non è per te, e c’è sicuramente qualcuno che geme a letto in una casa, e qualcuno che batte a un vetro qualsiasi; non puoi fermarti ogni volta che da qualche parte suona un telefono che non si sente, ti fermeresti di continuo per ascoltare quello che non si sente, ti fermeresti di continuo per ascoltare quello che non si sente nemmeno; sono sicuro che, quando suona da te, accanto a te, tu non alzi neanche la cornetta, a furia di sentir suonare.
B-M Koltès
PERSONAGGI E INTERPRETI
ROSSO Alberto Domenighini _ Giuseppe Tammaro
AL Luca Mattia D’Antona _ Simone Sbordi
MA Giulia Provasoli
CAROLE Maria Laura Fiaccabrino
LESLIE Simone Causa _ Gianluca Privitera
ANNA Fabiola Leone
HENRY Diego Pleuteri
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