CHI HA PAURA DEI CLASSICI?
Laboratorio di scrittura per drammaturghi/e/ə, attori/attrici e registə
A cura di
ʟɪᴠ ꜰᴇʀʀᴀᴄᴄʜɪᴀᴛɪ
Dal 23 al 27 settembre 2024
presso Scuola Proxima Res, Piazza Sraffa, 4 Milano
30 ore (6 ore al giorno) indicativamente dalle 10 alle 17 con un’ora di pausa
posti disponibili 14
Costo del seminario è di 300,00€(+ 10,00€ tessera associativa 24/25)
Chiusura iscrizioni 18 settembre
Per info e iscrizioni scrivere a scuola@proximares.it
«DORN: in ogni opera d’arte deve esserci un’idea chiara, dovere sapere perché scrivete, sennò finirete per perdere il vostro talento.»
Anton Čechov, Il gabbiano
I classici fanno paura, il rispetto per quello che viene considerato un capolavoro può bloccare la creatività.
Non che sia obbligatorio mettere le mani su un testo perfetto, ma se proprio lo si vuole, l’unico modo per essere liberi e porre la propria scrittura a fianco di scene che hanno fatto la storia della drammaturgia è conoscere approfonditamente il mondo dell’autore, il periodo storico in cui ha vissuto e quali siano state le opere precedenti e posteriori al testo che si prende in esame. Infine, sarà il caso, qualora la lingua utilizzata fosse diversa dalla nostra, di capire in che modo parlano i diversi personaggi e come erano tratteggiati nelle intenzioni del loro autore.
Questo laboratorio si divide in 5 momenti:
◙ Analisi del testo e contestualizzazione�dell’autore
◙ Analisi dei temi e individuazione dei punti di vista dei personaggi
◙ Improvvisazioni attorali e analisi delle scene
◙ Scrittura creativa
◙ Verifica in lettura delle nuove scene scritte dai partecipanti
Il laboratorio si incentrerà su “Il gabbiano”
di Anton Čechov.
Sarà necessaria una lettura integrale e attenta del testo originale e, in seguito, saranno segnalate delle letture (non obbligatorie, ma consigliate).
L’obiettivo non è raggiungere una riscrittura completa, ma studiare con rigore e sperimentare creativamente.
► Rivolto a chi?
Il percorso è consigliato ad attori drammaturghi, ma anche ad attori che abbiano voglia di comprendere meglio i meccanismi della scrittura e dell’analisi testuale.
Infine, anche i registi con propensione alla scrittura potrebbero trovare stimoli interessanti per un approccio creativo ai classici.
► Per partecipare:
inviare una breve biografia romanzata (obbligatorio inventare, ma è importante farlo scrivendo bene), un video di un minuto per lamentarsi del video di un minuto. Infine è gradito, ma non è obbligatorio, un breve dialogo scritto.
Biografia breve Liv Ferracchiati
Liv Ferracchiati è un autore e regista italiano. Debutta nel 2016 con la sua prima scrittura e regia, Todi is a small town in the center of Italy. Nel 2015 fonda la compagnia teatrale The Baby Walk e inizia a scrivere e dirigere la Trilogia sull’Identità, esplorando il tema della strutturazione del genere: Peter Pan guarda sotto le gonne (Capitolo I, 2015), spettacolo premiato al Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro, Stabat Mater (Capitolo II, 2017) con cui vince il Premio Hystrio Nuove scritture di Scena 2017, Un eschimese in Amazzonia (Capitolo III, 2017), vincitore del Premio Scenario 2017. Nel 2017 Antonio Latella seleziona tre suoi lavori alla Biennale di Teatro. Ancora alla Biennale di Teatro 2020, una menzione speciale è stata attribuita dalla giuria a La tragedia è finita, Platonov, sua riscrittura dell’omonimo testo di Anton Čechov. È tra gli autori selezionati a partecipare all’edizione speciale École des Maîtres 2020, dedicata ai drammaturghi europei. Con la produzione di MARCHE TEATRO, CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia, Teatro Metastasio di Prato ha messo in scena nel 2022 il testo Uno spettacolo di fantascienza_quante ne sanno i trichechi. Come artista associato per il Piccolo Teatro di Milano ha realizzato Hedda. Gabler. Come una pistola carica (2022) da Ibsen e Come tremano le cose riflesse nell’acqua (2024), tratto dal Gabbiano di Čechov. Nel 2021 Marsilio Editori ha pubblicato il suo esordio nella narrativa: Sarà solo la fine del mondo.