Un percorso didattico per comprendere, analizzare e interpretare il testo poetico. Partendo da nozioni apparentemente scontate – come il concetto di verso, di rima e di strofa -, il laboratorio vuole fornire gli strumenti necessari per affrontare il testo in versi con maggiore consapevolezza e utilizzarne le regole e gli elementi strutturali non come impedimento, ma come base solida su cui impostare l’interpretazione.
Capolavori come i versi di Leopardi e della Divina Commedia sono un eccellente banco di prova per mettere in pratica le conoscenze apprese. Qui, gli accenti dei versi suggeriscono la “temperatura scenica”, lo schema delle rime scandisce il ritmo, il sodalizio tra significante e significato sublima le immagini evocate dal poeta. Una finissima impalcatura tecnica che, una volta padroneggiata, lascia libero spazio all’interpretazione dell’attore.
Una volta inglobate e padroneggiate le nozioni di base della metrica, si può “giocare” coi versi e improvvisare, scegliendo il tipo di verso, le strofe, le rime, ecc.
CONTENUTI DEL LABORATORIO
TEORIA:
- Che cos’è il verso?
- Come si suddivide un verso? (sinalefe, dialefe, cesura)
- L’endecasillabo (tronco, piano, sdrucciolo)
- Il ritmo del verso e i tipi di endecasillabo (giambico, trocaico, dattilico, anapestico)
- La strofa (terzina, quartina, ottava)
- La rima e lo schema rimico (baciato, alternato, incrociato, incatenato, invertito)
PRATICA:
- Il rapporto tra significante e significato nel Canto di Ulisse
- Il vortice di endecasillabi de L’infinito
- Improvvisazione di gruppo su temi a scelta
- Revisione, adattamento e messinscena dell’improvvisazione