PRATICARE LA PRESENZA Laboratorio per attori e attrici
a cura di Michelangelo Dalisi
Il laboratorio si propone di allenare la consapevolezza degli attori e delle attrici per sviluppare un bagaglio di diversi strumenti per il lavoro sul testo e sui personaggi. Attraverso linguaggi e principi di recitazione diversi, l’intento è quello di stimolare un percorso di lavoro sulla presenza scenica, l’ apertura, l’ immaginazione e sensibilità scenica, l’ ascolto e la creatività attoriale per mantenere vivo il lavoro attoriale sul testo e nelle relazioni sceniche.
Esercizi della ‘scuola tedesca’, affermazione e negazione, dare verità al compagno di scena, improvvisazione a tema, gli obiettivi da raggiungere, semplicità di principi guida come desiderio e paura, compiti come il convincere, tirare e spingere, lo sguardo, l’ascolto, lo stare prima ancora del fare, l’accoglienza, la “verità”, la postura, senso dello spazio e della prossemica, sviluppo dell’immaginario con altre arti (pittura, danza, musica). Ogni attore e ogni attrice possono costruire il proprio bagaglio di strumenti come una tavolozza di colori personali, un mixer, una cassetta degli attrezzi, una dispensa piena di ingredienti.
Lavoro sul testo
Questo percorso andrà ad affiancare un lavoro più specifico su un testo, che verrà affrontato quindi da diverse angolazioni, cercando di costruire, attraverso una stratificazione di suggestioni, un humus profondo cui poter attingere per la costruzione dei personaggi e delle scene.
Con l’analisi di contesto e circostanza, la scrittura di una biografia immaginaria del proprio personaggio, con ‘interviste’ mirate alla creazione di un immaginario condiviso, improvvisazioni e rielaborazione di esercizi su corpo e presenza nello spazio con temi presenti nel testo, e piccoli “compiti” fisici (camminate a schiera, sentire il gruppo, invenzioni di “tic” e attitudini), ognuno creerà un proprio percorso “immaginale” e un terreno da cui far nascere la parola del testo secondo diverse qualità di tempo, spazio, ritmo della scena, attitudini fisiche, orizzonte e sguardo del personaggio.
Come materiale testuale, oltre ai testi a cui già sta lavorando il gruppo, proporremo frammenti di “Attraverso il furore” di Armando Pirozzi. Dai suoi brevi dialoghi si cercherà, attraverso la libertà creativa e interpretativa degli attori, di agire “intorno” al testo, arrivando agli stati d’animo e alle azioni partendo da una postura, da una memoria, e di scandagliare i non detti, le sfumature, porre domande, ascoltare i silenzi.