METODOLOGIA DI LAVORO
Il laboratorio è uno spazio e un tempo condivisi in cui si indagano i principi che regolano gli stormi per arrivare allo sviluppo di un ‘movimento e comportamento collettivo’ del gruppo che possa ri-crearsi di volta in volta.
Si parte da un training fisico che integra diverse discipline – danza, teatro, yoga – per liberare il corpo da tensioni e blocchi e per accendere i sensi.
Grazie ad una metodologia elaborata negli anni, si lavorerà in particolare sulla presenza, provando a svuotare la mente da tutto quello che non riguarda il qui e ora e favorendo l’ascolto.
La pratica di movimento si svilupperà prevalentemente attraverso il metodo dell’improvvisazione, per sperimentare i diversi principi che regolano il movimento degli stormi in modo che ogni partecipante possa farli propri.
Libertà e leggerezza sono le parole chiave che esploreremo, l’anelito che ci guiderà in questo percorso alla ricerca di una sospensione spazio-temporale, in opposizione alla gravità e alle costrizioni dell’essere umano.
Il lavoro sarà mirato a creare un gruppo che, partendo dai principi acquisiti, sia capace di sviluppare un ‘comportamento collettivo’, un movimento all’unisono, diverso ogni volta perché improvvisato, in cui ognuno trova il proprio posto senza scontrarsi con l’altro.
La pratica, chiedendo a ogni partecipante di fare un passo indietro rispetto al proprio ego in favore del gruppo, prova a ripensare e ricreare un senso di comunità, in una dimensione prevalentemente fisica di vicinanza e scambio, che ha come fulcro il corpo e il movimento.
OBIETTIVI
Sviluppare la capacità di ascolto e di consapevolezza del corpo
Accrescere l’abilità di comunicare e relazionarsi con gli altri esclusivamente attraverso il linguaggio del corpo (sguardo, movimento, gesto) senza l’utilizzo della parola
Potenziare la capacità di improvvisare, applicando dei principi definiti Sviluppare la capacità di essere parte di un gruppo e di muoversi all’unisono
Formare uno ‘stormo umano’ capace di auto-organizzarsi nello sviluppo di un comportamento collettivo senza bisogno di un leader.
LA RICERCA
La pratica prende spunto da una lunga osservazione diretta del fenomeno e dallo studio di diversi saggi sull’argomento, in particolare ‘In un volo di storni. Le meraviglie dei sistemi complessi’ del premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi.
Fulcro del progetto sono i principi e le regole che caratterizzano questo fenomeno e la possibilità di essere acquisiti e riprodotti da noi esseri umani.
‘Stormi’ indaga principi ‘rivoluzionari’ per noi umani e per la società in cui viviamo – l’assenza di un leader, l’autorganizzazione nello sviluppo di un comportamento collettivo, la mancanza di segnali sonori per comunicare.
Interrogarsi sulla possibilità di fare nostri questi principi apre la strada a un cambiamento, una trasformazione delle modalità che regolano il nostro vivere con gli altri, un ripensamento del senso di comunità, partendo dalla centralità del corpo, del movimento.
Prendendo spunto dalle danze dei volatili, proviamo quindi ogni volta a cercare la bellezza, l’organicità e l’armonia tipica di questo fenomeno, per provare a creare una comunità che si muove all’unisono.
“Quella delle interazioni è una questione importante, anche ai fini della comprensione di fenomeni psicologici, sociali ed economici. In particolare ci siamo concentrati su come ogni componente dello stormo riesca a comunicare per muoversi in modo coerente, producendo un’unica entità collettiva e multipla”
“In un volo di storni”, Giorgio Parisi